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I poppanti del calcio europeo ヨーロッパのサッカーの赤ん坊

A discapito di quelli che pensano che la Francia sia una delle squadre piu' forti del mondo, si contrappone una realta' che svela quanto la Francia, come nazionale di calcio, non sia poi che una delle ultime arrivate nel variegato panorama calcistico mondiale. Quando l'Italia vinceva il suo primo mondiale (1934), in Francia il calcio era perlopiu' sconosciuto. Proprio cosi', la tanto osannata compagine bleu e' in realta' un'invenzione recente. Ma andiamo per gradi ed esaminiamo innanzitutto il calcio francese al suo interno.

In Francia, o nel suo campionato che dir si voglia, non esistono grandi squadre. Ne' dal punto di vista delle dimensioni, ne' dal punto di vista economico, men che mai sotto il profilo atletico.
Il Paris Saint-Germain, sebbene si proponga come squadra capitolina, manca di tutte quelle caratteristiche che distignuono i grandi club europei. In cento anni ha vinto solo una volta il campionato francese. In Europa e' ben lungi dall'essere paragonabile a squadre come Real Madrid, Milan, Barcellona, Manchester United, Liverpool, Arsenal, Juventus, Inter e cosi' via.

In Champions League, una squadra francese ha vinto solo una volta. Le squadre spagnole 11, quelle italiane 10. Persino le squadre portoghesi hanno vinto di piu'! In campo internazionale la nazionale francese non e' mai stata fortissimo, la maggior parte delle volte neppure riusciva a classificarsi ai mondiali.

In Francia, non ci sono squadre dominanti, per questo motivo moltissime squadre hanno conquistato il titolo nazionale, anche le piu' piccole! Cioe' non ci sono squadre economicamente piu' potenti di altre; l'economia non e' alla base del calcio francese, o almeno non lo e' stata finora.

Questa condizione impone ai piccoli club di basare la loro sopravvivenza sulla cessione dei giovani giocatori, che prima scovano e poi allevano per farli diventare campioni. E dopo li vendono e fanno i quattrini per mandare avanti la baracca.

Tutto questo cambia con l'avvento della generazione degli anni 70',cioe' con Platini e Jiresse. Nasce il "Calcio Champagne".La Francia tutta scopre il calcio. Fino a quell momento il rugby e il ciclismo erano stati i due sport piu' seguiti a livello collettivo. Improvvisamente i cugini scoprono le possibilita' che questo sport puo' offrire. E lo stato comincia ad investire.

I francesi, si sa, sono manager eccellenti e creano il primo Ministero dello Sport d'Europa. Costruiscono grandi centri sportivi ovunque e supportano con il denaro i propri giovani giocatori emergenti. Noi giocavamo ancora per le strade e loro avevano palestre e campi attrezzatissimi fin dall'inizio.

Poi, la cosa piu' importante di tutte: cominciare ad investire sulle ex colonie.La Francia ha avuto un passato di potenza coloniale, e tutti oggi se ne possono rendere conto guardando la squadra nazionale dei galletti: la maggior parte sono stranieri. La decisione di naturalizzarli ha trasformato il calcio francese in una formidabile multinazionale che ha messo rapidamente insieme un risultato dietro l'altro. Vieira e senegalese, Makelele congolese, Henry caraibico, Trezeguet argentino, gli altri neri sono tutti figli di immigrati di seconda generazione. I francesi prendono calciatori "grezzi " dalle loro ex colonie, li costruiscono, poi li vendono in Inghilterra, Germania e Italia.

Ben 7 degli 11 nazionali che sono scesi in campo contro l'Italia giocano all'estero.Due in Italia (Vieira e Thuram), tre in Inghilterra (Gallas, Henry e Makelele), uno in Spagna (Zidane), uno in Germania (Sagnol). L'Italia e l'unica squadra del Mondiale ad avere tutta la rosa, compreso il tecnico, che viene dallo stesso campionato, il Nostro.
Loro sono una multinazionale del calcio. Noi siamo i piu' coerenti del mondo. Loro hanno l'organizzazione. Noi il cuore.

Francesi, Tedeschi e Inglesi si chiedono continuamente come sia possible perdere, per esempio, 2-0 al 120'. Non hanno ancora capito che il calcio sfugge a qualunque tentativo di decifrazione razionale. Noi lo abbiamo imparato tanto tempo fa. E non ce lo siamo mai piu' scordato. Ce lo siamo ricordato nel '90, nel '94, e nel '98, quando quelli che piansero per i rigori sbagliati fummo noi e, zitti, siamo tornati a casa.

Il calcio e' puro istinto, talento e fortuna. Non esiste nessuna equazione. Per questo gli americani lo rifiutano. Puoi lottare come un leone per 90 minuti e poi perdere la partita, magari per un autogol. Incomprensibile, certo, ma questo e' il motivo per il quale il calcio e' lo sport piu' bello del mondo!

Sofferenza innanzitutto. E noi a soffrire siamo i piu' bravi.

Marco Sordi



サッカーについてあまり詳しくない人達にとっては、フランス代表が世界のトップチームの一つだというのが共通した意見だ。しかし、もっと深く考えてみると、フランスのサッカーの歴史は短かいということがわかってくる。
イタリアが初めてワールドカップで優勝した時(1934年)、フランスでは、サッカーはほとんど無名のスポーツだった。
現在賞賛されているbleuの代表は実は、最近の登場だ。

フランスの選手権試合には、大きなクラブは存在しない。Paris Saint-Germainは首都のチームだといっても結果と経済の勢いから見てReal Madrid, Milan, Barcellona, Manchester United, Juventus, Arsenal, Inter, Bayernのようなチームとは、全然比べものにならない。

Champions Leagueでフランスのチームの優勝経験は一度しかない。スペインは11回、イタリアは10回。ポルトガルのチームでさえ多く勝っている。
フランスは国際トーナメントでは決して強くない。ひと昔前はワールドカップの出場資格を得ることさえ、ほとんど不可能だった。

先に言った通り、フランスのクラブには優秀なチームがない。そのため、小さいチームでも国内選手権で優勝することができるのである。もちろん大金持ちのチームもない。フランスのサッカーは少なくともこれまでは、イタリアの様に国の経済の一端を担ってはいなかった。

チームは若いホープを探し、見つけて育て、他の国々のチームに売る。そうすることでチーム存続の為の資金を得ている。

そんなフランスサッカーは70年代に転換期を迎えた。ジレス選手とプラティニー選手のおかげでサッカーは一躍人気になる。"シャンパンサッカー"の誕生である。以降、ラグビーと自転車競技が国の二大スポーツだったフランスは、サッカーのもたらす可能性を急激に意識し始め、投資を始めたのである。

フランス人は優れたマネージャーだ。ヨーロッパで最初のスポーツ省を創立し、各地に大きなスポーツセンターを建てて若いアスリートを育てている。
我々がまだ道端でサッカーをやっていた頃、彼らにはすでに素晴らしい設備があった。

そしてフランスは自分の植民地から来た移民の子供たちを帰化させ、プロ選手に育てた。現在代表のメンバーはほとんど外国人。ヴィエラはセネガル人、マケレレはコンゴ人、アンリはカリブ人、トレセゲはアルゼンチン人で他は皆、アフリカ系移民の子供である。その子供にサッカーを教えて、イギリス、ドイツ、イタリアなどのチームに売る。

イタリアとプレーした11人のうち7人は外国でプレーしている。ヴィエラとテュラムはイタリア。ガラスとアンリとマケレレはイギリス。ジダンはスペイン。サニョルはドイツ。一方、イタリアは、国内トーナメントでプレーする選手と監督は全員イタリア人である。
彼らはサッカーの多国籍企業だが、我々は世界中で一番純粋なチームだ。
彼らは合理的な組織を持っているが、我々には心がある。

イギリス人、ドイツ人、フランス人は、理屈ではサッカーを語れないということをまだ解っていない。
しかし我々はずっと前にそのことを学んでいる。90年、94年、98年にPKで失敗し負けて泣いたのはイタリア人だった。
あの時は、静かに家に帰った。

サッカーは本能、才能、運。理論と確率論は関係ない。90分間、ライオンのように戦い、ロスタイムでオウンゴールで負けてしまう場合もある。試合の結果を説明する方程式はない。だからアメリカではあまり重要なスポーツではないのだろう。
サッカーは結果が予想できないゆえに、世界一面白いスポーツだ。

サッカーは苦しむ事である。我々イタリア人は、その苦しみを楽しむことが出来る。

マルコ ソルディ

by piazzaitalia | 2006-07-10 11:47 | コラム  

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